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ETP, azioni e obbligazioni: caratteristiche e differenze

Desiderate investire, ma non sapete da dove cominciare? Il primo passo per iniziare a investire consiste nello scoprire quali sono le differenze tra i principali strumenti finanziari a cui è possibile accedere.

Uno strumento finanziario altro non è se non il mezzo che permette di acquisire o vendere quote di una società oppure di fornire denaro sotto forma di credito agli emittenti dei titoli. Chi decide di investire, deve per prima cosa decidere se acquistare delle azioni, degli ETP oppure delle obbligazioni; tra le tante possibilità di investimento esistono anche i fondi comuni.

Di seguito scopriremo quali sono le caratteristiche e le differenze tra i principali strumenti finanziari.

Gli Exchange Traded Product

Oggi tra i più diffusi prodotti finanziari, grazie alla facilità di compravendita e al fatto di permettere di effettuare investimenti di piccoli capitali, gli Exchange Traded Product, noti anche come ETP, sono degli strumenti finanziari a gestione passiva, quotati in borsa nel mercati autorizzati. Sotto questa dicitura rientrano vari strumenti, tra cui i più noti sono gli ETF o Exchange Traded Funds, titoli che replicano gli indici del mercato di riferimento, molto apprezzati anche dai piccoli investitori in quanto permettono di acquistare anche una sola quota del paniere di proprio interesse. Tra le proposte più interessanti per quanto riguarda gli investimenti in ETF troviamo ad esempio quelle relative ai migliori etf nickel per il 2022.

Le azioni: cosa sono e come funzionano

Le azioni permettono agli investitori di acquisire quote di mercato delle aziende di proprio interesse. Una volta acquistati i titoli azionari, il soggetto diventa a tutti gli effetti socio finanziario dell’impresa e potrà godere di una parte dei ricavati grazie agli utili registrati; al contempo però, nel caso in cui l’azienda dovesse essere in perdita, l’azionista vedrà svalutati i titoli in suo possesso.

Quando si parla di azioni non ci si riferisce solo a quelle quotate in borsa, le quali restano comunque le più affidabili e semplici da scambiare tramite compravendita; esistono infatti anche azioni non quotate che vengono scambiate direttamente con i soci dell’impresa, per via privata. Trattandosi di movimenti meno trasparenti, la vendita delle azioni acquisite è più complessa.

Come funzionano le obbligazioni

A differenza delle azioni, le quali trasformano l’investitore in un socio dell’impresa emittente, le obbligazioni lo rendono un creditore. Acquistando delle obbligazioni si concederà in prestito all’azienda, o a qualsiasi altra realtà emittente, il proprio capitale; con il denaro ricevuto, l’azienda potrà finanziare la propria attività, ma alla data di scadenza prefissata sarà tenuta a restituire il denaro all’investitore. Oltre alla somma investita, questo riceverà anche degli interessi, principalmente sotto forma di cedole, i quali potranno essere riconosciuti tutti in una volta, alla scadenza dei titoli acquisiti, oppure periodicamente.

Le obbligazioni possono essere di tipo ordinario, a tasso fisso o variabile, oppure di tipo strutturato. Queste ultime sono costituite da un’obbligazione ordinaria associata a un contratto derivato che le rende molto più complesse e di più difficile valutazione per chi non ha maturato sufficiente esperienza.

Titoli di Stato

I titoli di Stato sono delle obbligazioni di un tipo particolare in quanto vengono emesse dal Dipartimento del Tesoro su mandato del Ministero dell’Economia e della Finanza dello Stato Italiano. Grazie a questi titoli, lo Stato riesce a finanziare una serie di iniziative.

Esistono vari tipi di titoli di Stato, i quali differiscono principalmente per la durata e per la periodicità con cui vengono emessi i cedolini.

Le obbligazioni di Stato di durata più breve, non superiore ai dodici mesi, sono i Bot, i quali non prevedono cedolini periodici. Chi investe in Bot otterrà un guadagno solo alla scadenza, quando gli verrà restituita la somma con lo scarto di emissione.