Le obbligazioni sono titoli di debito che, periodicamente, pagano gli interessi sotto forma di cedola durante il periodo di validità. Possono essere emessi sia da un soggetto privato che da uno pubblico e sono un modo per investire il proprio capitale. Si distinguono in tre tipi: quelle senza cedola, come i BOT; quelle con cedola a tasso fisso come i BTP e quelle con cedola a tasso variabile, come i CCT.
Solitamente le cedole vengono pagate una volta all’anno o ogni sei mesi e il logo guadagno dipende da diversi elementi. Un’obbligazione, infatti, può essere emessa alla pari, sotto la pari o sopra la pari. Nel primo caso, il prezzo di emissione del titolo coincide con il valore di rimborso: il rendimento dipenderà dalle cedole pagate e dal loro reinvestimento. Nel secondo caso, il titolo è stato acquistato a un prezzo inferiore al nominale; questa è un ulteriore forma di guadagno. Nel terzo caso, la differenza tra il prezzo di acquisto e quello di rimborso ridurrà il rendimento dell’obbligazione.
Come calcolare il rendimento delle obbligazioni
Per calcolare il rendimento si devono considerare due opzioni: se l’obbligazione non ha capital gain, cioè è alla pari, o se ha capital gain. Nel primo caso si devono considerare C, la cedola annua e P, il prezzo di acquisto. Ipotizzando che P costa 100, che quindi verrà rimborsato a 100, e C è del 3%, allora il rendimento sarà di C/P*100, cioè 3/100*100= 3%. Il guadagno, quindi, dipende solo dalla cedola. Questo a livello teorico: è nella realtà raro che il prezzo di acquisto di un’obbligazione coincida perfettamente con il valore di rimborso.
Nel secondo caso, se il prezzo di acquisto fosse P=95, la formula darebbe: 3/95*100= 3.16%. A questo, però, va aggiunto il guadagno effettivo di 5 dato dalla differenza tra il valore di rimborso (100) e il prezzo di acquisto (95). Questo guadagno dipende però dal numero di anni che mancano alla scadenza: se è tra cinque anni, questo 5 va diviso per cinque anni, ottenendo 1% annuo, da sommare al 3.16%.
Al contrario, quindi, se avessimo pagato l’obbligazione 105 comprandola sopra la pari, avremmo una perdita di 5, cioè del 4.8%.
Fonti dove verificare il rendimento di un’obbligazione
Sul sito www.imparalafinanza.it c’è una pagina in cui, oltre alle spiegazioni teoriche, viene fornito anche un pratico strumento di calcolo per verificare il rendimento dell’obbligazione.
Un altro sito molto utile per tutto quello che riguarda gli investimenti e le obbligazioni è www.soldionline.it, che presenta anche tutte le curve di analisi di scenario e fluttuazioni di mercato per i diversi prodotti.
Uno dei principali, però, è quello ufficiale della Borsa Italiana. Qui è presente uno strumento di ricerca molto pratico in cui, inserendo tutti i dati riferiti alla propria obbligazione da un menù a tendina si avrà il preciso rendimento del proprio investimento.