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Cerchi lavoro? Fai attenzione al profilo Facebook

Al giorno d’oggi sempre più aziende investono su giovani dalla buona prospettiva, capaci di saper stare al passo coi tempi e di saper utilizzare quindi le più recenti tecnologie a loro disposzione. Chi ad esempio lavora a diretto contatto con i social network (Facebook, Twitter, Gooogle+ , per citarne solo alcuni) è infatti genericamente preferito, dai datori di lavoro, a chi invece non mastica “like”, “cinguettii” ed accounts.

Tuttavia, è bene sapere, che non tutti gradiscono l’eccessiva mole di foto o video postati, come testimoniano i dati dello studio di Adecco, agenzia per il lavoro leader in Italia, che ha coinvolto 143 reclutatori e 2.742 candidati.

Work Trends Study (questo il nome della ricerca) ha evidenziato che sempre più “recruiters” verificano su Facebook le informazioni ottenute dal Curriculum Vitae. Circa il 35% degli intervistati dichiara di aver scartato dei candidati poiché i profili social degli stessi non corrispondevano a quanto scritto nel CV. Oltre a Facebook è Twitter il secondo profilo più controllato, soprattuto in caso di candidature per livelli professionali di maggior prestigio.

In termini percentuali circa il 64% degli “ispettori” ammette di aver ricercato su internet il nome dell’esaminando (+19% rispetto ai dati dell’anno precedente); a sua volta l’80% dei candidati riconosce di aver cercato occupazione attraverso il web. Le stime riportate inducono dunque a pensare che, come sottolineato da Andrea Malacrida, amministratore delegato di Adecco, ben presto (e più precisamente entro il 2017), più del 71% dei candidati (circa due su tre) verranno assunti attraverso una ricerca su Google.