Prima di aprire una società è importante pianificare le spese fin dall’inizio. Secondo numerosi commercialisti, la Srl è il modo migliore per potere fare impresa perché nel medio-lungo periodo consente di ottenere una riduzione del carico fiscale. La società di capitali e la contabilità ordinaria consentono di mettere in pratica una buona pianificazione dal punto di vista finanziario, che può portare a una migliore reputazione e crescita dell’azienda.
Dal momento che una Snc presenta meno costi di gestione e apertura, sono tante le persone che decidono di scegliere questa forma societaria piuttosto che l’Srl. Quando si deve scegliere quale forma societaria aprire, non bisogna tralasciare le caratteristiche della società a responsabilità limitata che nel medio termine potrebbe fare ottenere un risparmio significativo. Scopriamo insieme quali sono le procedure, i costi notarili e le imposte da sostenere per l’apertura societaria.
Come aprire una Srl
Come prima cosa è necessario scegliere se aprire una società a responsabilità limitata ordinaria oppure una Srl semplificata, le cui differenze non sono notevoli. La seconda società può portare a una riduzione dei costi iniziali, perché non è necessaria la figura del notaio e non è previsto un capitale sociale minimo. Le spese ridotte sono accompagnate da possibili svantaggi.
La stipula dal notaio
I primi passi da compiere per l’apertura di una Srl ordinaria sono la creazione dell’atto costitutivo e dello statuto, seguiti dal versamento del capitale sociale minimo. La documentazione viene prodotta dal notaio sia in presenza che in videoconferenza. Il notaio verifica il versamento della somma.
Per sapere l’ammontare delle spese notarili che solitamente si aggira intorno ai 2mila euro tra tasse, bolli e parcella, è sempre consigliabile informarsi facendo anche una ricerca sul web inserendo la voce “Preventivi notai” e confrontare le cifre. A questi costi deve essere aggiunto anche quello relativo al commercialista o consulente che si occupa della redazione dello statuto.
Iscrizione al Registro delle Imprese
Il commercialista a cui si affida l’impresa può anche occuparsi dei vari adempimenti come la richiesta all’Agenzia delle Entrate del codice fiscale e della partita IVA. Fatto questo, è necessario procedere con l’iscrizione al Registro delle Imprese ed effettuare la comunicazione di inizio attività. Una volta costituita la società, resta solamente la vidimazione dei libri sociali.
Quali sono i costi per aprire una Srl?
A fare alzare il prezzo dei costi rispetto l’apertura di una Srl, sono le spese notarili che possono variare dai 1.500 ai 2.000 euro, a seconda della città in cui ha sede il notaio. Altri costi da sostenere sono:
- bolli e diritti – 250 euro circa;
- imposta di registro – 200 euro;
- tassa di concessione governativa – 309,87;
- vidimazione dei libri sociali – 32 euro;
- diritti di segreteria per comunicazione di inizio attività – 30 euro.
A queste spese deve essere aggiunta la parcella del commercialista. In questo modo il costo complessivo finale per la costituzione di una Srl arriva a 2.500-3.000 euro. Alcune di queste spese possono essere sostenute anche in caso di passaggio da ditta individuale a Srl unipersonale. Oltre questi costi ci sono anche quelli relativi alla retribuzione e contributi dei dipendenti, premio INAIL, acquisto macchinari e prodotti, canone di locazione. Tipico della società di capitali è il versamento del capitale sociale della Srl, il cui minimo è di 10mila euro. Almeno il 25% di questa somma va versato al momento della costituzione.
I costi non sono indifferenti sia per i nuovi imprenditori che potrebbero essere per queste ragioni più indirizzati verso l’apertura di una società in nome collettivo, meno onerosa. La scelta della forma societaria deve essere fatta dopo un’attenta valutazione insieme all’aiuto del proprio commercialista.