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Formazione avvocatura: che studi bisogna seguire? Quanto guadagna un avvocato?

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Diventare avvocato è un sogno che in molti coltivano fin dalla più tenera età, ma qual è il percorso da seguire? Qual è la necessaria formazione avvocatura per arrivare a esercitare la professione? E, aspetto non meno importante, quanto guadagna un avvocato? Di seguito la risposta a queste domande.

Formazione avvocatura: come diventare avvocato?

Il percorso di studi per diventare avvocato è piuttosto lungo, e presuppone una forte motivazione. A prescindere dal tipo di scuole superiori in cui si è ottenuto il diploma, infatti, è necessario in primo luogo proseguire gli studi presso una università. Indubbiamente la conoscenza del latino può aiutare a comprendere e a memorizzare con più facilità molti vocaboli ed espressioni tipiche del gergo legale, ma non costituisce un presupposto fondamentale.

Una volta conseguito il diploma, deve essere conseguita la laurea in giurisprudenza, che comprende sia il percorso per la laurea triennale che quello per la laurea magistrale. In totale si tratta quindi di tre anni per la triennale e due anni per la magistrale o specialistica.

Tirocinio legale e corso di formazione

Dopo il conseguimento della laurea, a prescindere dalla votazione finale, lo step successivo è rappresentato dal tirocinio legale, anche detto “praticantato”. Il tirocinio legale consiste in un periodo durante il quale si fa pratica presso uno studio legale per 18 mesi oppure presso l’Avvocatura dello Stato o presso altri Enti pubblici per 12 mesi e poi 6 mesi presso uno studio legale. In ogni caso, non è prevista una retribuzione, ma un rimborso delle spese.

L’avvocato titolare dello studio in cui si effettua il tirocinio deve essere iscritto all’albo da almeno 5 anni. Inoltre, affinché il praticantato sia valido, il praticante avvocato deve presenziare ad almeno 60 udienze (20 per semestre) e la sua presenza deve essere indicata nel verbale di udienza previo accertamento da parte del giudice.

Oltre al tirocinio legale, a partire dal 2018, è prevista anche la partecipazione a un corso di formazione che risponda alle linee guida stabilite dal Consiglio nazionale forense. I corsi sono organizzati dal Consiglio dell’Ordine, durano minimo 160 ore e prevedono un esame finale.

Al termine del tirocinio legale, arriva il momento di iscriversi e sostenere l’esame di Stato.

Formazione avvocatura: esame di Stato per l’abilitazione professionale

L’esame di Stato per ottenere l’abilitazione professionale prevede tre prove scritte e una prova orale. Nello specifico le prove scritte consistono in:

  • parere in materia di diritto civile;
  • parere in materia di diritto penale;
  • redazione di un atto processuale.

Per superare gli scritti è sufficiente ottenere un punteggio complessivo minimo di 30 punti, ma non possono essere utilizzati codici commentati né codici annotati con la giurisprudenza.

L’esame orale prevede invece una serie di domande attinte dal database nazionale.

Giuramento e iscrizione all’Albo

Infine, il percorso si conclude con l’Iscrizione all’Albo degli Avvocati locale, che permette di esercitare l’attività professionale e partecipare alle udienze. Di conseguenza, si dovrà procedere anche con l’iscrizione alla Cassa di Previdenza degli Avvocati, che consiste nel sistema previdenziale per gli avvocati tramite il versamento di contributi.

Quanto guadagna un avvocato?

Ma quanto guadagna un avvocato in media? In Italia c’è ancora una enorme disparità di trattamento tra avvocati e avvocatesse, in cui influisce anche l’età. Stando agli ultimi dati, infatti, uno stipendio medio per un avvocato, in generale, è di 37.500 € lordi all’anno (corrispondenti a circa 1.930 € netti al mese), con minimi di 23 mila e massimi di oltre 150 mila euro lordi l’anno. Si tratta di uno stipendio più alto circa del 25% rispetto alla retribuzione media nel nostro Paese.

Il dato più critico però è quello relativo alla disparità tra uomini e donne. I primi guadagnano in media quasi 55 mila euro lordi l’anno, contro i 25.073 delle donne. Inoltre, mediamente gli stipendi diventano più consistenti dopo i cinquant’anni per gli uomini. Tra gli altri fattori che influiscono sullo stipendio medio di un avvocato in Italia troviamo anche la posizione geografica. Sembra infatti che tra Nord e Sud ci siano stipendi che, mediamente, differiscono di circa 50 mila euro l’anno a favore degli avvocati che esercitano nel Settentrione.