Con il Pil in calo per due trimestri consecutivi, il Brasile è ufficialmente entrato in recessione. La conferma in merito è arrivata direttamente da parte dell’Istituto nazionale di statistica brasiliano nel rendere noto che, nel secondo trimestre del 2015, il prodotto interno lordo ha fatto registrare una contrazione pari all’1,9% dopo il -0,7% che era stato rilevato per il primo trimestre del corrente anno.
Dopo parecchi anni di forte crescita economica, quindi, il Brasile si piega in particolare al calo dei prezzi delle materie prime quando invece in passato con quotazioni alte l’economia ne ha beneficiato grazie alle esportazioni in prevalenza verso la Cina.
Inoltre, le recenti tensioni politiche e gli scandali che ci sono stati nel Paese stanno contribuendo ad alimentare incertezza e pessimismo, ed anche ad allontanare gli investitori dal Brasile con ricadute negative sul bilancio pubblico.