Operare nel mercato Forex per cercare di guadagnare il massimo implica l’utilizzo di più tecniche particolari, una delle quali è lo scalping. Il termine scalping indica operazioni veloci di trading online, sia in Borsa che sul mercato internazionale dei cambi. Con riferimento al Forex, la durata delle operazioni di trading va dai pochi secondi fino a pochi minuti, lasso temporale oltre il quale si torna a parlare di trading come lo si intende comunemente.
Il concetto fondamentale alla base dello scalping è fare piccoli profitti sfruttando leve molto alte e in questo modo non esporre il capitale investito a rischi, o quantomeno farlo prendendosi rischi ridotti, attraverso operazioni veloci su prezzi in apertura e chiusura.
Il soggetto che opera sul mercato Forex facendo scalping viene definito scalper e, occorre subito dirlo, non tutti i broker online vedono di buon occhio gli scalper. Attenzione quindi nel momento in cui si deve scegliere il Forex broker online: se si ha intenzione di usare tecniche di scalping è meglio verificare che questo modo di operare sul mercato internazionale dei cambi sia consentito o, quantomeno, non espressamente proibito.
Questo perché lo scalper spesso mette a segno guadagni e, di conseguenza, il broker non guadagna, tanto che molte volte gli operatori, nel momento in cui individuano comportamenti non graditi, inseriscono ritardi nell’esecuzione dell’ordine. In questo modo il broker ha maggior controllo sulle operazioni e quindi riesce a contenere le perdite alle quali va incontro in caso di successo dello scalper.
E’ importante anche che il broker garantisca spread bassi, meglio se fissi, dovendo sfruttare movimenti anche di pochi pips. In tal senso la coppia Forex EUR/USD è una delle preferite dagli scalper.
Di fatto con lo scalping si mettono in atto operazioni speculative su una valuta (o un indice), praticamente senza tener conto del trend nel medio o lungo periodo, dato che si tratta di valutare l’andamento (rialzista o ribassista) nell’immediato. A questo scopo può essere utile usare grafici che indichino le oscillazioni degli indici nell’arco di pochi minuti, anche di 1 solo minuto (grafici M1).
Lo scalper sa cogliere le oscillazioni immediate di un indice, indipendentemente dalle analisi dei dati macroeconomici e dei trend, aprendo e chiudendo di conseguenza una o più posizioni nell’arco di poche ore. Operando sul Forex con varie tecniche di scalping gli ordini stop-loss sono posti in prossimità del prezzo di entrata, limitando in questo modo le perdite e accontentandosi anche di minimi margini di guadagno.
Dunque, nella scelta del broker online, diventa fondamentale anche poter disporre di una piattaforma di trading molto rapida, dovendo disporre operazioni anche di pochi pips (2-3) di margine di guadagno.
Uno scalper che si rispetti deve:
- essere freddo e aggressivo per approfittare dei trend immediati
- non necessariamente conoscere concetti economico-finanziari sofisticati: dato che si tratta di cogliere il momento e non di operare come un analista
- essere libero di operare: disponendo di una piattaforma di trading che consenta di agire velocemente
Esistono comunque diverse strategie di scalping, oltre all’istinto, che possono aiutare chi decide di operare sul Forex con questa tecnica. Non esiste invece una “strategia universale”, cioè valida per tutti, dal momento che ogni scalper dovrà necessariamente sviluppare un proprio modus operandi.
Indicheremo di seguito alcune idee e strategie che uno scalper può mettere in atto. Per conoscerle nello specifico basterà leggere di seguito.
Tecniche di scalping nel Forex: sfruttare le notizie economiche e i dati macroeconomici
Scalping sfruttando notizie economiche e dati macro
Una tecnica interessante e utile per fare scalping sul Forex, in unione alle altre esaminate, è quella di seguire con attenzione le notizie economiche che vengono fornite dai vari organi di informazioni e istituti di statistica specializzati.
Uno scalper attento deve essere in grado di filtrare le notizie economiche e i dati macroeconomici più importanti, quelli cioè che possono esercitare una significativa influenza sui mercati internazionali e, di conseguenza, contribuire a indirizzare un certo trend per specifiche valute o coppie di valute Forex.
Per individuare le notizie più importanti sarà sufficiente consultare un calendario economico Forex, che è reperibile su tutti i siti che si occupano del mercato internazionale della valute e, nella maggior parte dei casi, anche all’interno della piattaforma di contrattazione online fornita dai vari Forex broker. Un esempio è quello fornito da plus500.
Una volta stabilite quali notizie economiche possono influenzare l’andamento delle coppie Forex, la strategia di scalping che proponiamo è quella di piazzare un ordine di vendita e uno di acquisto con 15 pips di margine, 15 minuti prima dell’orario previsto per la diffusione del dato macroeconomico o della notizia che si sta monitorando.
La tempistica indicata è dovuta al fatto che, solitamente, circa 30 minuti prima del rilascio di una certa informazione legata a una coppia Forex, il mercato risulta essere in stand-by, dal momento che i principali operatori preferiranno valutare le nuove informazioni prima di fare le proprie mosse e determinare movimenti più ampi in termini di pips. Ed è qui che lo scalper deve sapere “colpire”, approfittando dello stretto range nel quale si muoverà la valuta appena prima e poco dopo il rilascio del dato o la diffusione della notizia.
Da notare che l’utilizzo di questa tecnica di scalping è, tutto sommato, a basso rischio.
Un ulteriore consiglio che si può dare a chi ha intenzione di usare questa tecnica di scalping è quello di analizzare per un certo periodo di tempo quale coppia Forex reagisce a certe notizie, senza effettuare operazioni. Una volta certi del collegamento notizia-coppia di valute, sarà importante rendersi conto della direzione che la variazione di valore prende, in modo da piazzare ordini di acquisto o vendita sempre più accurati nel tempo.
Tecniche di scalping nel Forex: come usare l’indice ADX per valutare la forza di un trend
Uno dei riferimenti utili per capire il trend di una coppia Forex, così come dell’andamento del mercato in generale, è l’Average Directional Index, meglio conosciuto come ADX.
L’indice ADX può costituire un buon riferimento per chi decide di fare scalping sul mercato Forex, anche se non deve essere preso come unico strumento di riferimento dello scalper. Infatti questo indice, introdotto nel 1978 da J. Welles Wilder come strumento di analisi dei mercati, rappresenta sicuramente un valido aiuto nel fare scalping, ma può anche dar luogo a parecchi “falsi segnali”, soprattutto in fase di trend piatto, e deve necessariamente essere usato assieme ad altri indicatori, in modo da evitare il più possibile di prendere abbagli.
In pratica l’Average Directional Index misura la forza o – detto in altri termini – l’intensità di un certo trend in un dato periodo di tempo (solitamente 14 giorni), ma non fornisce alcuna indicazione in merito alla direzione del trend stesso, come fanno, ad esempio, i grafici a candele giapponesi.
Nel caso del Forex, questo indicatore viene usato quindi per stabilire se una certa coppia, poniamo il cross EUR/USD, si trova in fase di lateralità o di trend, senza però dire se si tratti di andamento rialzista o ribassista.
Altro problema è che con l’ADX non si hanno indicazioni in merito al fatto che una certa coppia Forex possa trovarsi in fase di ipercomprato o ipervenduto, limitandosi a segnalare la formazione di un forte trend. In ogni caso la valutazione della forza resta un fattore importante, dal momento che si è soliti restare nel mercato nel caso in cui il trend sia forte, sia al rialzo che al ribasso, e uscirne nel momento in cui si hanno segnali di diminuzione dell’intensità dell’andamento.
Applicato allo scalping sul Forex, occorrerà tener presente due valori fondamentali dell’indice ADX, che può variare da 0 a 100:
- sotto 20: significa che il trend è debole
- sopra 40: significa che il trend è molto forte
Uno scalper, nel momento in cui l’ADX scende sotto 20, può trovar conferma del fatto che sia necessario vendere la coppia alla quale l’indicatore si riferisce.