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Sopravvenienza passiva: cosa significa? A chi si riferisce?

Sopravvenienza passiva

Quando si parla di sopravvenienza passiva si fa riferimento a quelle che vengono definite come componenti straordinari di reddito. Cerchiamo di capire meglio cosa significa questa frase, cosa sono le sopravvenienze e cosa rappresentano per le aziende, anche per quanto riguarda l’aspetto fiscale e la loro possibile deducibilità.

Cosa significa sopravvenienza passiva e cosa sono le componenti reddituali straordinarie

Le componenti reddituali straordinarie sono quelle che derivano da eventi eccezionali e imprevedibili, da operazioni straordinarie e da altre situazioni estranee alla normale attività di gestione. Queste componenti possono essere a vantaggio o a svantaggio dell’impresa e possono essere suddivise in:

  • insussistenza passiva, ovvero una diminuzione straordinaria di attività che nell’aspetto economico genera costi;
  • insussistenza attiva, ovvero una diminuzione straordinaria di passività che nell’aspetto economico genera ricavi;
  • sopravvenienza passiva, cioè amenti straordinari di passività che nell’aspetto economico genera costi;
  • sopravvenienza passiva, cioè amenti straordinari di passività che nell’aspetto economico genera ricavi.

Per spiegare meglio cosa sia una sopravvenienza passiva possiamo dire che si tratta di un costo straordinario, ma forse è meglio ricorrere ad alcuni esempi; possono rientrare in questa categoria:

  • i risarcimenti per danni provocati a terzi dalla propria attività (ovviamente non coperti, del tutto o in parte, dalla propria assicurazione);
  • le multe per il mancato rispetto del codice stradale;
  • le correzioni contabili relativi ad esercizi già chiusi, accertamenti di debiti che sono relativi ad esercizi precedenti.

A prescindere dalla causa, quando deve registrare una sopravvenienza passiva in bilancio, l’impresa si imbatte in una perdita.

Registrazioni contabili e deducibilità delle sopravvenienze

Dal punto di vista contabile si registra nella sezione Dare la componente negativa di reddito (ovvero la sopravvenienza passiva), mentre nella sezione Avere va riportato l’aumento della passività. Nel Conto Economico le sopravvenienze passive vanno inserite nella voce E21, tra le componenti straordinarie di reddito che sono estranee alla gestione caratteristica, oppure alla voce B14, tra gli oneri diversi di gestione.

La sopravvenienza passiva è quindi una perdita per l’impresa, ma non sempre si tratta di una perdita secca. In presenza di determinate condizioni, il nostro ordinamento infatti prevede la possibilità di dedurre questa componente negativa dal reddito soggetto ai fini IRES; la deducibilità è legata alla loro incertezza ed oggettiva indeterminabilità nel momento della loro iscrizione: in pratica, molto spesso questi costi purtroppo risulteranno essere indeducibili. Nulla cambia invece ai fini IRAP: per questa imposta infatti l’imponibile è rappresentato dal valore della produzione, senza considerare le componenti straordinarie.