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Scatti di anzianità metalmeccanici: ecco l’età da raggiungere e cosa prevedono le norme

Scatti di anzianità metalmeccanici

Ogni lavoro possiede una sua “anzianità” lavorativa che permette di garantire una buona esperienza nel proprio settore. Nel 2021, per aumentare e avere dei miglioramenti salariali, sono stati cambiati gli scatti di anzianità nel settore metalmeccanico.

In base al contratto nazionale e alle attuali normative vigenti, vediamo che in precedenza gli scatti che si potevano avere erano circa 10. Oggi invece sono stati ridotti, ma in modo da poter garantire un buon aumento salariale in busta paga.

Ovviamente non è che tutti gli anni può esserci uno scatto di anzianità. Infatti è necessario rispettare determinate caratteristiche e, occorre anche valutare l’età lavorativa prima di avere effettivamente accesso a degli scatti di anzianità.

Metalmeccanici ogni quanto c’è lo scatto?

Il settore siderurgico e meccanico, dove lavorano tantissimi metalmeccanici, è molto importante all’interno delle industrie italiane. Rispondiamo quindi a qualche domanda che interessa direttamente gli operai che hanno dei contratti sia a tempo determinato che indeterminato.

Coloro che hanno dei contratti a tempo indeterminato possono iniziare a avere il primo scatto dopo ben 10 anni di esperienza. In seguito si potrà avere uno scatto ogni 10 anni per arrivare ad un massimo di nove livelli. Prima del 2021 gli scatti in totali erano 10, ma alla fine l’importo in busta paga era minimo. Adesso invece si sono sommati gli scatti, in modo da garantire un forte aumento in busta paga.

Per coloro che invece hanno dei contratti a tempo determinato, prima di avere uno scatto, devono riuscire a sommare, nonostante i diversi datori di lavoro, almeno 10 anni di lavoro in totale. Questo vuol dire che debbono effettuare una somma totale di almeno 960 ore lavorative.

Scatti di anzianità metalmeccanici, nuove norme

In base alle nuove norme lavorative, gli scatti di anzianità lavorativa metalmeccanici iniziano con il livello D1, dove si riesce ad avere un aumento in busta paga di circa 21 €. La lista delle sigle che seguono permette di identificare gli scatti di anzianità:

  • D1, 21 €
  • D2 e C1, 25 €
  • C2, 26 €
  • C3, 29 €
  • B1, 32 €
  • B2, 36 €
  • B3, 40 €
  • A1, 41€

questa è in generale l’anzianità che permette di avere anche gli importi di aumenti presenti per scatto di anzianità lavorativa.

Aumenti in busta paga

Attualmente questi aumenti sono fissati per il prossimo 2030. Considerando che ogni 10 anni c’è un forte aumento dell’inflazione e una diminuzione del potere politico, non è escluso che proprio nel 2030 ci sarà una nuova revisione.

Dunque le regole per quanto riguarda gli aumenti in busta paga sono rapportati all’attuale inflazione e alla diminuzione del potere di acquisto dell’euro.