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Piazza Affari, esordio amaro per Gambero Rosso

Anche per Gambero Rosso e’ arrivato il momento di entrare a Piazza Affari: il 23 novembre il titolo della casa editrice a tema enogastronomico ha mosso i primi passi nel listino Aim per le pmi a 1.6 euro/azione.  Ma l’avvio, che aveva suscitato la curiosità e le attese di molti, non e’ stato folgorante, tutt’ altro.

Nella prima giornata il titolo è stato in continuo ribasso fino al – 12 %, percentuale che è rimasta pressoche’ invariata per sette giorni fino a sfociare nel  -15 %  e  al  1.37 euro ad azione con conseguente depauperamento del valore di Borsa complessivo societario di ben 3 milioni di euro: 20 milioni da 23 iniziali.

Nel momento in cui ci si trova davanti ad esordi così palesamente deludenti nel mercato delle azioni, gli analisti prontamente forniscono le loro spiegazioni. Questo accadimento e’ considerato molto lineare, ed e’ caratterizzato dalla tiepida accoglienza da parte degli investitori. Nel caso di Gambero Rosso, siamo davanti a soli 50mila titoli di scarsa liquidità; non solo, la società in questione è reduce da un recente aumento di capitale (tipico da vendita imminente) e questo tipo di operazione  non mostra una grande solidità agli occhi di  diversi investitori.

Ciò non toglie, comunque, che ad un avvio deludente non possa seguire un valido riscatto. Occhi puntati quindi su questo titolo in attesa di vedere gli sviluppi del prossimo anno che gia’ si preannuncia, però, particolarmente instabile specie per  la Borsa di Milano e quelle del resto d’Europa, dimenticando  per le azioni il trend a rialzo tipico di quest’ anno e preferendo un trend di fondo di fattispecie laterale.