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Decreto Milleproroghe: cos’è, cosa prevede e cosa cambia

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Nei giorni scorsi la Camera ha approvato la fiducia posta dal Governo sul Decreto Milleproroghe 2020: il testo ora è pronto a passare al Senato per l’approvazione definitiva che dovrebbe arrivare entro la fine del mese di febbraio. Ma cos’è e cosa prevede questo decreto? Scopriamo cosa cambia dando uno sguardo alle novità più importanti.

Cos’è il Decreto Milleproroghe e cosa prevede

Il Decreto Milleproroghe non è altro che un enorme emendamento con cui i Governi propongono il posticipo dell’entrate in vigore di determinate norme. È stato utilizzato per la prima volt nel 2005 e anche se si tratta di uno strumento molto criticato continua ad essere utilizzato. Ma vediamo quali sono le più importanti proroghe contenute nel maxi emendamento varato dal governo Conte Bis.

La proroga del Bonus Verde

Viene prolungata fino al termine del 2020 la detrazione del 36% delle spese relativa alla sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, alla realizzazione di pozzi e così via. La detrazione viene ripartita in 10 quote annuali fio ad una spesa massima di 5.000 euro.

Le proroghe relative alle Pubbliche Amministrazioni

Slittano i termini per la stabilizzazione dei precari delle Pubbliche Amministrazioni; è stato prorogato fino a luglio del 2020 l’obbligo di utilizzo della piattaforma PagoPA per il pagamento del bolo auto 2020 e per i pagamenti alla Pubblica Amministrazione. C’è anche la proroga del divieto di adeguamento alla variazione degli indici ISTAT dei canoni di locazione di immobili di proprietà privata concessi alla Pubblica Amministrazione utilizzati per finalità istituzionali.

La proroga dell’abolizione del mercato di Maggiore Tutela

Viene spostato al primo gennaio del 2022 il passaggio obbligatorio per tutti dal mercato di maggiore tutela al mercato libero. L’abolizione del maggiore tutela per gas, luce e prodotti energetici dovrebbe consentire alle famiglie di risparmiare un po’ sulle bollette, ma ci sono ancora molti dubbi sulla questione.

La proroga degli stati di emergenza

Viene allungata la durata degli stati di emergenza già dichiarati e si sposta in avanti la scadenza della presentazione degli atti relativi alla quantificazione dei danni che sono stati subiti a causa di calamità naturali.

Le altre novità del Decreto Milleproroghe: cosa cambia?

C’è da segnalare anche il rinvio dell’adeguamento delle tariffe autostradali, che è stato rimandato al 31 luglio 2020. è saltata per il momento la moratoria di tre mesi dell’obbligo di pagamenti tracciabili per le detrazioni fiscali del 2020: in questo modo i contribuenti hanno più tempo per adeguarsi alle novità.

È passato anche l’emendamento che prevede la possibilità per i medici di rimanere in attività anche dopo i 40 anni di servizio, purché non si superi il limite massimo dei 70 anni di età. Vengono abbassate (da 21/70 grammi per chilometro a 21/60 grammi per chilometro) le soglie di biossido di carbonio emesso da un’auto per poter beneficiare dell’Ecobonus auto di 2.500 a favore di chi rottama auto inquinanti per passare a veicoli più “green”. Viene prorogato anche il Bonus motorini elettrici a favore di chi rottama un mezzo a due ruote da Euro 0 a Euro 3 per acquistare un motorino o uno scooter ibrido o elettrico (il contributo è pari al 30% del costo di acquisto del nuovo mezzo, per una spesa massima di 3.000 euro).

Viene prorogata la cassa integrazione straordinaria per i lavoratori dell’ex Ilva, ma non è l’unico provvedimento che riguarda le imprese in crisi: c’è infatti l’intervento per i call center (con un’integrazione delle indennità fino a 20 milioni nel 2020), un anno di cassa integrazione straordinaria per le imprese situate nelle aree di crisi industriale in Veneto e in Campania e la mobilità in deroga per le aree Venezia-Porto Marghera e altre zone della Campania. È entrata in vigore il 16 febbraio la nuova RC Auto familiare, che permette di assicurare moto e auto alla migliore classe di merito disponibile tra i membri della famiglia. Vengono finalmente stabilite le regole per l’utilizzo dei monopattini elettrici, che potranno essere condotti solo da gente con più di 14 anni (e con casco obbliatorio fino ai 18 anni), con multe che vanno dai 100 ai 400 euro (con la confisca del mezzo come pena accessoria) per chi non rispetta i limiti di velocità e le regole di circolazione.