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Fatti economici del 2015

In Italia il governo di Matteo Renzi mette in pratica il Jobs Act, la riforma del lavoro dipendente. I primi decreti sono in vigore da marzo, come quello per i contratti a tutele crescenti e quelli per le nuove regolamentazioni sui licenziamenti. Gli ultimi sono diventati operativi da settembre, come quello che riordina la cassa integrazione.

Il Jobs Act è importante perchè è la prima riforma del lavoro dopo numerosi anni: rivede il sistema contrattuale e parzialmente, anche l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. Ha semplificato le pratiche per i neoassunti riducendo le tasse per tre anni, ed in caso di licenziamento illegittimo è previsto il reintegro solo, se c’è stata una provata discriminazione sessuale, religiosa o razziale.

Secondo fatto importante: l’Expo. Dal 1 maggio al 31 ottobre Milano ha ospitato l’Esposizione universale il cui impatto sul Pil italiano è stato valutato tra lo 0.2 e lo 0.4% ,dimostrando, così, le capacità organizzative e amministrative dell’Italia, che quando vuole sa davvero darsi  da fare.

Oltre i nostri confini, abbiamo assistito alla fallimento della Grecia, indebitata fino al collo con il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Centrale europea e vari paesi Ue tra cui l’Italia. Dopo essere andata alle urne due volte in anno, il popolo greco ha scelto Tsipras che ha portato la Grecia al referendum sull’accordo con la Merkel, per poi dimettersi. Per quanto il suo impegno possa sembrare vano ha ,almeno, evitato che Atene uscisse dall’Euro, scongiurando una catastrofe finanziaria.