Con l’avvicinarsi della stagione fiscale, milioni di contribuenti italiani si trovano, come ogni anno, a dover scaricare la propria Certificazione Unica (CU). Si tratta del documento che riporta i redditi percepiti e le ritenute effettuate nell’anno precedente, indispensabile per la dichiarazione dei redditi. Grazie alla digitalizzazione dei servizi pubblici, è oggi possibile scaricarla in pochi minuti tramite il portale dell’INPS, accedendo con credenziali personali attraverso la sezione MyINPS CUD.
Negli ultimi anni, infatti, il processo è diventato più semplice, ma restano ancora dubbi e difficoltà per chi non ha dimestichezza con le procedure online. In questo articolo spieghiamo come ottenere la CU 2025, a cosa serve e quali sono gli errori più comuni da evitare per gestire in modo consapevole le proprie pratiche fiscali.
Cos’è la Certificazione Unica e a cosa serve
La Certificazione Unica (CU), precedentemente conosciuta come CUD, è il documento fiscale rilasciato ogni anno dai datori di lavoro o dagli enti previdenziali. Riassume tutte le informazioni relative ai redditi percepiti, ai contributi versati e alle ritenute fiscali operate durante l’anno. È uno strumento fondamentale per:
- presentare la dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi PF);
- richiedere agevolazioni o bonus economici;
- verificare la correttezza dei versamenti previdenziali e fiscali;
- presentare la propria situazione reddituale per eventuali pratiche bancarie o di finanziamento.
In sostanza, la CU è la “carta d’identità fiscale” di ogni cittadino lavoratore o pensionato.
Come scaricare la CU 2025 dal portale INPS
Per i pensionati e per tutti coloro che ricevono prestazioni dall’INPS, la Certificazione Unica è disponibile in formato digitale. Accedere è molto semplice: basta visitare il sito dell’Istituto e utilizzare una delle credenziali di autenticazione riconosciute — SPID, CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
Ecco i passaggi principali:
- Entrare nel portale INPS e accedere all’area personale “MyINPS”.
- Nella barra di ricerca, digitare “Certificazione Unica”.
- Selezionare l’anno di riferimento (2025) e scaricare il documento in formato PDF.
Il documento può essere salvato, stampato o inviato direttamente via email. In alternativa, chi non ha accesso a internet può richiedere la CU attraverso gli sportelli INPS, i patronati o il contact center.
È importante ricordare che la scadenza per la pubblicazione della CU da parte dei datori di lavoro e degli enti previdenziali è fissata, di norma, entro il 16 marzo di ogni anno.
Novità 2025: semplificazione e notifiche automatiche
Nel 2025 l’INPS ha introdotto alcune novità pensate per rendere ancora più immediata la consultazione del documento. Tra queste:
- Notifiche automatiche via email o SMS non appena la CU è disponibile;
- Miglioramento della sezione “MyINPS” con un’interfaccia più intuitiva;
- Possibilità di delegare digitalmente un familiare o un consulente per il download del documento;
- Maggiore integrazione con la dichiarazione dei redditi precompilata dell’Agenzia delle Entrate.
Questi miglioramenti rappresentano un passo avanti verso la digitalizzazione dei servizi pubblici e la riduzione della burocrazia cartacea. Tuttavia, è fondamentale prestare attenzione alla sicurezza dei propri dati: mai condividere credenziali personali con terzi o utilizzare dispositivi non protetti per accedere ai portali ufficiali.
Chi deve scaricare la CU e cosa controllare
La CU riguarda tutti coloro che, nel corso dell’anno precedente, hanno percepito redditi da lavoro dipendente, autonomo, pensione o prestazioni assimilate. È quindi obbligatoria per:
- Lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati;
- Pensionati;
- Collaboratori a progetto e parasubordinati;
- Percettori di indennità INPS, come NASpI o cassa integrazione.
Una volta scaricato il documento, è buona pratica verificarne la correttezza. In particolare, occorre controllare:
- i dati anagrafici e fiscali (codice fiscale, residenza, ecc.);
- gli importi dei redditi percepiti e delle ritenute operate;
- la sezione dedicata ai contributi previdenziali;
- eventuali detrazioni applicate.
Eventuali errori o incongruenze vanno segnalati tempestivamente all’ente o al datore di lavoro che ha emesso la certificazione.
CU e dichiarazione dei redditi: un collegamento diretto
La Certificazione Unica rappresenta la base su cui l’Agenzia delle Entrate elabora la dichiarazione dei redditi precompilata. Tutti i dati contenuti nella CU vengono infatti trasmessi automaticamente al Fisco, riducendo la necessità di inserire manualmente le informazioni.
Questo collegamento consente di semplificare il processo e ridurre gli errori nella compilazione del modello 730 o Redditi PF. Tuttavia, resta sempre consigliabile verificare che i dati siano corretti e completi, soprattutto nel caso di redditi provenienti da più fonti o di eventuali variazioni anagrafiche.
I vantaggi dell’utilizzo digitale
L’accesso digitale alla CU tramite il portale MyINPS offre numerosi vantaggi rispetto alla versione cartacea. Tra i principali:
- Immediatezza: è possibile ottenere il documento in pochi minuti, senza recarsi agli sportelli;
- Risparmio di tempo e costi;
- Maggiore sicurezza: il documento digitale riduce il rischio di smarrimento o uso improprio dei dati;
- Sostenibilità ambientale, grazie alla riduzione dell’uso di carta.
Per chi non è pratico di tecnologia, l’INPS continua comunque a garantire assistenza tramite contact center o sedi territoriali.
Gestire la propria CU in autonomia è una forma di consapevolezza fiscale
Imparare a consultare e scaricare la propria Certificazione Unica non è solo una questione di comodità, ma anche un atto di educazione finanziaria e fiscale. Conoscere la propria situazione contributiva e i redditi dichiarati significa avere maggiore controllo sulle proprie finanze e poter affrontare con serenità la stagione fiscale.
Il portale MyINPS rappresenta oggi uno strumento prezioso per tutti i cittadini: semplice, accessibile e sicuro. Con pochi clic, è possibile ottenere il proprio documento, verificare i dati e adempiere ai propri obblighi fiscali in modo rapido e trasparente.
In un mondo che punta sempre più alla digitalizzazione dei servizi pubblici, la consapevolezza e l’autonomia del cittadino diventano la chiave per una burocrazia più snella, efficiente e sostenibile.