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Azioni Bayer: andamento del titolo e previsioni per il 2019

azioni bayer

Di solito si sente dire che i settori della chimica e della farmaceutica rientrano tra quelli che subiscono meno gli effetti delle crisi, ma ai più attenti non sarà sfuggito che negli ultimi tempi le azioni Bayer hanno avuto un andamento non proprio esaltante. Vediamo qual è la quotazione attuale del titolo e quali sono le previsioni per il 2019.

L’andamento delle azioni Bayer

La Bayer è uno dei più importanti protagonisti nel campo della progettazione, della produzione e della commercializzazione di prodotti farmaceutici (sia per umani che veterinari), ma è attiva anche nel settore dei prodotti per la salute del consumatore, in quello dei prodotti biotecnologici e in quello dei prodotti chimici agricoli. Il nome della casa di Leverkusen è fortemente legato a quello dell’Aspirina, uno dei farmaci più diffusi a livello mondiale, ma non solo. Il titolo della società è quotato alla borsa di Francoforte, a quella di New York e a quella di Tokyo (fino al 2006 era quotata anche alla Borsa di Milano) ed è incluso nell’Euro Stoxx 50, l’indice che comprende le più importanti aziende dell’Eurozona.

Alla fine degli anni ’70 è iniziata un’epoca di espansione per la Bayer, con un lungo processo fatto di acquisizioni che ha portato alla riorganizzazione aziendale del 2003, con una holding che controlla tante nuove società diverse, ognuna delle quali specializzata nei vari core business del gruppo. Con la sua storia ultrasecolare e una presenza massiccia in gran parte del mondo, la Bayer può contare su un sistema di distribuzione solido e integrato; al gruppo viene anche riconosciuto un forte impegno nell’innovazione, con forti investimenti in ricerca e sviluppo. Eppure le azioni del colosso tedesco nell’ultimo anno non hanno attraversato il loro miglior periodo.

Le previsioni per il 2019 sul titolo dell’azienda di Leverkusen

Nella parte finale del 2017 sono iniziate le lunghe trattative per l’acquisizione della Monsanto (la più importante azienda nel campo dei semi geneticamente modificati), i risultati annuali sono stati inferiori rispetto alle attese (penalizzati dalla situazione di mercato nell’agrochimica in Brasile e dalla massiccia concorrenza nel campo dei farmaci da banco); nel corso del 2018 i risultati non sono migliorati. L’acquisizione della Monsanto, che si è rilevata più complicata e più cara del previsto, ha poi portato un sacco di problemi a causa delle cause legali contro i suoi diserbanti che tra le sue componenti avevano anche il cancerogeno glifosato (parliamo di più di 11.000 cause legali!). Il titolo è crollato, scendendo addirittura sotto quota 60 euro a marzo del 2019.

Ad aprile sono stati diffusi i risultati della prima trimestrale dell’anno, con esiti positivi superiori alle attese. Vista però la delicata situazione (il numero delle cause legali continua a crescere) i vertici del gruppo sono rimasti prudenti. E hanno fatto bene, visto che sono arrivate le prime condanne, che hanno creato ulteriore incertezza sulle azioni Bayer, il cui prezzo a giugno è precipitato ulteriormente a poco più di 50 euro. Ad inizio estate però il titolo sembra aver ripreso quota, grazie al cambio di strategia legale sul caso glifosato e alla scelta del fondo Elliott di investire 1,3 miliardi di dollari in Bayer (in molti hanno sentito “puzza di scalata”): le notizie hanno portato ad un immediato +6% al prezzo del titolo. In questo momento la quotazione delle azioni Bayer è di 60,03 euro e secondo gli esperti il trend nel medio periodo resterà positivo.