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Poste Italiane in ascesa: + 6% i ricavi e utili per 622 milioni

Nel mese di settembre Poste Italiane si è trovata in una situazione entusiasmante: ha verificato come gli utili  2015 fossero addirittura raddoppiati rispetto a quelli dell’anno precedente, il 2014. Nello stesso periodo la società ha visto un +6% in quanto a ricavi, equivalente a ben quasi 24 miliardi (nel 2014 si aggirava intorno ai 22.6 miliardi) accompagnati da un abbassamento dei costi.

Questa ascesa era stata prevista e si è  puntualmente verificata con il traguardo di 622 milioni di utili (+ 86%), nonostante continuino a scendere gli incassi attraverso i servizi (-6,5%).  Nei primi sei mesi 2015 era stata raggiunta quota d’incasso 13.8 miliardi di euro, mentre gli utili toccavano i 465 milioni di euro. Dallo scorso ottobre, inoltre, Poste Italiane spa è stata quotata in Borsa, a Piazza Affari, con 453 milioni di azioni a prezzo di collocamento stanziato su 6,75 euro. L’esordio si e’ avuto il 27 ottobre ed è stato salutato con curiosità e fiducia. Intanto 8 mila posti di lavoro sono messi a disposizione con un bando già reso pubblico.

Soddisfatti  e responsabili di questo exploit al di la’ di ogni più rosea aspettativa, sono Francesco Caio, classe 1957, da maggio 2014 amministratore delegato nonchè direttore generale di Poste Italiane s.p.a. con uno stellare stipendio di 1.200.000 euro l’anno, e Luisa Todini, Presidente di questa societa’ fondata nel 1862 che conta attualmente 132 filiali e 13.310  sedi ufficio. Imprenditrice voluta dal Governo centrale,  gia’ consigliere del CDA Rai ed eurodeputata di Forza Italia, la Todini si e’ lanciata nei giochi di Borsa: il 6 novembre scorso ha guadagnato più di 26 mila euro vendendo 4.000 azioni di Poste Italiane ad un costo tra 6,55 e 6,56 euro ciascuna.