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Poste italiane quotazioni: andamento, come investire, pro e contro

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Poste Italiane rappresenta la più grande ed importante rete di servizi del nostro Paese. È nata ne 1862 e nel corso degli anni è sempre più entrata nella vita dei cittadini ed alle imprese, che nei loro confronti hanno risposto una sempre più crescente fiducia. Nel 2015 il Gruppo Poste Italiane è entrato in Borsa: vediamo qual è la quotazione attuale del titolo e, dando un’occhiata al suo andamento, cerchiamo di capire se è il caso di investire e quali sono i pro e i contro di un’operazione di questo tipo.

Perchè investire in azioni Poste Italiane: pro e contro

I principali azionisti del gruppo Poste Italiane sono il Ministero delle Economia e delle Finanze e la Cassa Depositi e Prestiti: il MEF detiene il 29,26% delle azioni, mentre la CDP arriva al 35%. L’attività del gruppo copre tantissimi campi: ormai da anni Poste Italiane non si limita ai servizi di spedizione e consegna di pacchi e corrispondenza. Il catalogo spazia dai prodotti finanziari a quelli assicurativi, passando per i servizi di pagamento a quelli di telefonia mobile. Il Gruppo ha una posizione patrimoniale solida, caratterizzata da una grande capacità di creare cassa e uno scarso ricorso al debito.

Perché uno dovrebbe decidere di investire in azioni Poste Italiane? Vediamo quali potrebbero essere i vantaggi:

  • il Gruppo riesce ad ottenere degli interessanti profitti, grazie soprattutto all’elevato livello di margine;
  • la quotazione è al momento abbastanza contenuta, quindi rappresenta una buona occasione;
  • i dividendi sono elevati (il rendimento del 2019 è stato pari al 5,2%, quello previsto nel 2020 era pari al 6,12%, ma si tratta di stime fatte prima della crisi legata al coronavirus, quindi vanno riviste);
  • le previsioni degli esperti e degli analisti fanno riferimento ad uno scenario positivo per il titolo;
  • l’offerta commerciale è sempre più ampia;
  • il Gruppo può contare su un rapporto di vicinanza e di fiducia con imprese e cittadini

Ma ci sono anche dei contro: nel prossimo futuro la quotazione azionaria potrebbe faticare a crescere; va poi considerato il fatto che essendo Poste Italiane strettamente collegata allo Stato, se questo attraversa una situazione instabile dal punto di vista economico e sociale, anche il titolo potrebbe risentirne.

Quotazione e andamento del titolo

Nel momento in cui scriviamo, il titolo Poste Italiane ha una quotazione di 8,13 euro; nei mesi di febbraio e di marzo le azioni hanno perso tantissimo terreno (il 19/02 il prezzo del titolo era di 11,51 euro, il 12 marzo è crollato a 6,14 euro): il gruppo ha visto scendere i suoi ricavi e l’utile netto; i dati della prima trimestrale 2020 sono stati fortemente condizionati dall’emergenza coronavirus. La risposta del gruppo è però stata considerata esemplare da molti investitori ed il titolo, pur non riuscendo a raggiungere i livelli pre-covid, ha recuperato in tempi ristretti più del 25%.