EUCOOKIELAW_BANNER_TITLE

Differenza tra b&b e affittacamere: cosa occorre sapere

differenza tra b&b e affittacamere

Quando si organizzano le vacanze, uno degli aspetti più importanti riguarda la scelta delle strutture in cui pernottare; tra le soluzioni più interessanti, soprattutto per quanto riguarda la convenienza economica, ci sono gli affittacamere e i bed and breakfast. Ma qual è la differenza tra b&b e affittacamere? Vediamo tutto quello che c’è da sapere su questo argomento.

Le definizioni di bed and breakfast ed affittacamere

In entrambi i casi si parla di strutture ricettive extra alberghiere. I punti in comune sono tanti, quindi per andare a trovare la differenza tra b&b e affittacamere bisogna andare a cercare tra gli aspetti organizzativo e fiscale. I bed and breakfast vengono identificati come strutture ricettive caratterizzate da un’organizzazione e conduzione familiare, quindi la loro gestione avviene in modo non imprenditoriale. Questo significa che questa attività non può essere svolta in modo continuativo, ma solo a periodi stagionali e saltuari. La non continuità e la non imprenditorialità sono quindi i tratti distintivi dei bed and breakfast.

L’attività di affittacamere viene invece individuata dalla legge proprio come attività imprenditoriale (anche se alcune regioni fanno eccezione) in quanto viene svolta in modo continuativo ed organizzato. Le strutture ricettive classificabili come affittacamere sono composte da camere che si trovano all’interno di più appartamenti dello stesso edificio. Ogni camera deve essere dotata di ingresso autonomo, mentre l’appartamento deve essere ammobiliato. Ai clienti vengono forniti cibo e bevande. Per iniziare un’attività di affittacamere è necessario segnalare l’inizio dell’attività stessa all’ente locale competente (Comune o Provincia) tramite il modulo SCIA.

Qual è la differenza tra b&b e affittacamere?

La differenza tra b&b e affittacamere, come detto, si nota anche a livello fiscale. L’attività di b&b, essendo svolta in modo occasionale e non organizzato, non prevede l’obbligo di apertura di partita IVA e di iscrizione al Registro delle Imprese; può essere sufficiente la SCIA del proprio Comune. L’attività dell’affittacamere invece può essere svolta per tutto l’anno e in modo professionale; questo significa che bisogna aprire la partita IVA (con codice ATECO 55.23.4), iscriversi alla Camera di Commercio e ottenere la SCIA. Da qui si può capire che ci sono differenze anche per quanto riguarda le tasse da pagare (l’affittacamere deve versare anche l’IVA e i contributi alla gestione separata INPS).

Altre differenza: il b&b deve rilasciare una ricevuta generica per attestare il pagamento ricevuto dagli ospiti (con applicazione di marca da bollo da 2 euro se l’importo supera i 77,47 euro), mentre l’affittacamere, esattamente come le altre attività di impresa, deve rilasciare una regolare fattura, che va intestata all’ospite. Durante i primi 60 giorni dell’attività, il titolare dell’affittacamere potrebbe ricevere il controllo da parte dell’ASL, mentre questo passaggio non è previsto per i bed and breakfast. Per l’attività di affittacamere non è previsto l’obbligo di residenza del proprietario e neanche quello di servizio di prima colazione (a differenza dei b&b). L’affittacamere può avere fino a 6 camere, distribuite in un massimo di due appartamenti per ciascun condominio.