Ogni tanto si sente parlare di un eventuale ripristino della leva obbligatoria: tra le tante chiacchiere e le presunte proposte di legge sull’argomento c’è stata anche la proposta dell’ex premier Renzi. Fino al primo gennaio del 2005 era previsto l’obbligo di svolgere il servizio militare di leva: l’idea del leader di Italia Viva prevede la reintroduzione della naja oppure è qualcosa di completamente nuovo? Scopriamolo insieme!
Renzi vuole il ritorno della leva obbligatoria?
La proposta di leva obbligatoria di Renzi è qualcosa di molto differente rispetto al vecchio servizio militare, infatti riguarda l’introduzione del servizio civile obbligatorio. A dire il vero l’ex sindaco di Firenze porta avanti questa idea da diversi anni e ha toccato l’argomento diverse volte. Ne parlò per la prima volta nel 2011, quando attraverso il suo blog parlava di un periodo della durata di tre o sei mesi da dedicare al servizio agli altri: una sorta di servizio civile obbligatorio i cui costi erano però a carico dello Stato, ma degli enti del terzo settore. Poco tempo dopo Renzi ha rilanciato l’idea, parlando stavolta di un periodo di servizio civile della durata di sei mesi su base volontaria per aiutare lo sviluppo della nuova società europea.
Gli anni passano e arriviamo al 2017, quando Renzi (che non è già più Presidente del Consiglio) afferma che nella prossima legislatura si dovrebbe mettere in campo una proposta di legge che preveda che ogni giovane donna e ogni giovane uomo possa fare come minimo un mese di servizio civile obbligatorio. L’obiettivo sarebbe quello di educare l nuove generazioni, favorendo al contempo l’impegno sociale. Quella proposta da Renzi non si può quindi definire come una vera e propria leva obbligatoria, argomento che invece è stato trattato più direttamente (e più di recente) da Salvini.
La proposta di legge della Lega di Salvini
Il leader della Lega già in passato aveva detto di essere favorevole alla reintroduzione della leva obbligatoria: pochi mesi fa ha ribadito che non gli dispiacerebbe l’introduzione di un periodo obbligatorio (anche di soli sei mesi) da svolgere come servizio militare, civile, di protezion civile o di pronto soccorso. Esperienze del genere possono inculcare nella testa dei giovani valori come il rispetto, la disciplina, la fatica e l’onore e per questo motivo Salvini ha detto che spingerà ancora per la proposta di legge già depositata da tempo dalla Lega, ma che finora non ha ottenuto l’appoggio delle altre forze politiche. L’obiettivo di questa leva obbligatoria non sarebbe quello di sfornare soldati pronti alla guerra, ma persone preparate ed operative per affrontare situazioni di emergenza (alluvioni, terremoti e così via).