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Calcolo ICI: come si esegue? Termini e scadenze

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L’imposta comunale sugli immobili è stata per anni uno dei più grandi incubi per tantissimi italiani perché colpiva la proprietà di terreni e fabbricati; anche se dal 2012 il nome le caratteristiche del tributo sono cambiati , ancora oggi la gente lo chiama con il suo vecchio nome: vediamo come si esegue il calcolo ICI (oggi IMU) e quali sono i termini e le scadenze da rispettare per il suo pagamento.

L’evoluzione dell’imposta comunale sugli immobili fino all’IMU

L’ICI era un imposta che gravava sul patrimonio immobiliare e a differenza delle imposte sul reddito non era progressiva: il suo calcolo veniva effettuato applicando al valore del fabbricato una percentuale fissa stabilita dal Comune con una delibera del consiglio comunale. Tra il 1992 e il 2008 rappresentò una delle più importanti entrate per le casse dei comuni, rimpiazzando i vecchi trasferimenti di fondi dallo Stato. In seguito ci sono stati vari interventi sulla formula dell’imposta, prima ridotta e poi abolita sulla prima casa.

Nel 2012 l’ICI è stata sostituita dall’IMU: in realtà questo passaggio doveva avvenire due anni dopo e doveva colpire solo gli immobili diversi dall’abitazione principale, ma la famosa crisi spinse il governo Monti ad anticipare il provvedimento, estendendolo anche alle prime case. Ci sono state ulteriori modifiche: attualmente l’IMU deve essere pagata sulla prima casa solo se questa rientra nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9.

Come si esegue il calcolo ICI e le scadenze per i pagamenti

Ancora oggi molte persone utilizzano il vecchio nome dell’imposta, quindi non è raro trovare qualcuno che si chiede come si esegue il calcolo ICI. Ribadiamo che il pagamento dell’IMU è dovuto solo per le seconde case e gli immobili diversi dalla prima abitazione (a meno che non appartengono alle categorie delle case di lusso: in questo caso si paga anche sulle prime case). Non si applica sui terreni agricoli (a determinate condizioni) e sugli imbullonati.

Per effettuare il calcolo si parte della rendita catastale, che poi va rivalutata del 5% e poi moltiplicata per un coefficiente specifico per ogni tipologia di immobile; il risultato ottenuto va poi moltiplicato per l’aliquota decisa dal Comune e si ottiene l’importo complessivo da versare.

I coefficienti da utilizzare nel calcolo sono:

  • 160 per i fabbricati di categoria A (ad eccezione della A/10), i fabbricati di categoria C/2, C/6 e C/7;
  • 140 per l fabbricati di categoria B, C/3, C/4, C/5;
  • 80 per i fabbricati di categoria A/10 e D/5;
  • 65 per i fabbricati di categoria C/1 e D (esclusi D/5).

Dopo aver effettuato il calcolo ICI (o IMU, come sarebbe più corretto dire), bisogna effettuare il pagamento: le scadenze sono previste per il 16 giugno per il versamento dell’acconto o dell’imposta per intero e il 16 dicembre per il pagamento del saldo.